Il testamento può essere olografo, ovvero scritto di pugno, datato e firmato dal testatore, oppure pubblico quando è redatto di fronte a un notaio. Le ipotesi di falsità in testamento, ovviamente, si riferiscono esclusivamente ai testamenti olografi, gli unici che essendo possibile scrivere del tutto privatamente, si prestano a falsificazioni.
Quando un testamento è falso
Le ipotesi principali di falsificazione del testamento sono quelle in cui l’intero documento non risulta redatto e/o datato e/o sottoscritto di pugno dal testatore. Ma possono esservi anche ipotesi minori, in cui la falsificazione consiste nell’interpolazione, ovvero aggiunte o correzioni o cancellazioni su un documento “vero” in quanto attribuibile al testatore, che ne mutano il senso rispetto alla volontà testamentaria.
Come capire se un testamento è falso
Quando si ha il sospetto che il testamento non sia interamente o parzialmente redatto e/o sottoscritto dal testatore, occorre innanzitutto sottoporre il documento a un perito calligrafo, mettendogli a disposizione le scritture di comparazione (frasi, firme in atti pubblici o privati etc..) sicuramente attribuibili al de cuius/testatore, in modo che il perito sia in condizione di valutare se la calligrafia del testamento sia effettivamente attribuibile o meno al testatore ed individuare le eventuali interpolazioni o cancellazioni di mano estranea. Sono anche possibili perizie tecniche per individuare i tipi di inchiostro e di carta usati, la loro reale datazione, per comprendere in modo certo la provenienza o meno del documento testamentario al de cuius.
Come si impugna un testamento falso
Si può procedere sia in sede penale sia in sede civile, nel primo caso attraverso la presentazione di una denuncia (talvolta il reato di falsità è accompagnato da ipotesi di appropriazione illecita e in tal caso la denuncia andrà presentata sotto forma di querela) contro ignoti o nei confronti di chi risulta essere il beneficiario del testamento falso. Al magistrato inquirente, che procederà alle indagini, occorrerà fornirgli tutti gli elementi utili per accertare la falsità del testamento e per individuare l’autore del falso per procedere penalmente nei suoi confronti. In sede civile occorre precostituirsi tutti gli elementi di prova autonomamente e individuare il responsabile del falso così da poter azionare una causa nei suoi confronti.
Cosa fare in caso di testamento falso e quali sono le conseguenze
Il testamento falso è nullo e non può essere opposto agli eredi legittimi o a quelli individuati in un precedente testamento autentico. La conseguenza è che i legittimi eredi subentreranno ai beneficiari, ovvero agli eredi, del testamento falso. Inoltre, il responsabile della falsità del testamento subirà una condanna penale da 3 a 10 anni di reclusione ridotta di 1/3. Inoltre, il responsabile della falsità o colui che a utilizzato il testamento falso allo scopo di beneficiarne o di ledere eventuali altri potenziali eredi, potrà essere dichiarato indegno a succedere. La conseguenza della dichiarazione di indegnità è che la persona indegna viene esclusa dalla successione ereditaria anche se erede a diverso titolo, ovvero perché erede legittimo o legittimario, con la ulteriore conseguenza che i restanti eredi vedranno accrescere proporzionalmente la propria quota.